La politica a sezze

Vi chiedo che significa la politica per i politici di sezze,dato che e un sito politico e penso che saranno dei politici

Mistercaffeina, chiedi cosa significa la politica per i politici di Sezze? Ti posso palesare il mio punto di vista, quello che significa per me. Molto probabilmente andrò fuori traccia, però sono prolisso anche con la tastiera. È una malattia incurabile.

La politica prima di tutto è passione ed impegno. Le persone che la fanno quotidianamente perdono tempo, rinunciano ad affetti, spesso ci rimettono pure un sacco di soldi, pensa ai tanti candidati che hanno affrontato la campagna elettorale e non sono stati eletti. Quelle persone andrebbero premiate non dileggiate come spesso accade. È vero, troppo spesso è assente, lontana dalle istanze dei cittadini, spesso negligente e subdola, ma credo che non sia più politica, appartiene a questioni personali. Certo c'è il marpione di turno, ma penso che ci siano ladri dentro e fuori la politica, menefreghisti dentro e fuori la politica. Parliamo di singole persone, buone o cattive. In genere odio la generalizzazione, con giudico mai a categorie, per questo motivo non credo che passare da un contenitore ad un altro vuol dire purificazione o diventare di colpo impuri. Esistono buoni o cattivi in tutti i partiti. Quello che dovrebbe essere chiaro però è che non mi vado a sposare l’onorevole, l’assessore o il senatore di turno, ma l’idea che ha dato vita ad un movimento politico.
La politica è avere ideali, un programma, un pensiero, dei punti di riferimento. Non conta vincere o perdere, conta far valere le proprie idee anche a costo di essere impopolare. Sono le mie idee, è il mio modo di essere, è il mio modo di ragionare. Sono Lidano e la penso così. Soprattutto vale sapere come sono nate se coscientemente o attraverso un lavaggio del cervello. Se nasce attraverso la libera interpretazione di documenti, libri, documentari allora sì che non hai paura del giudizio delle persone, perché sono le mie idee che mi sono formato non per convenienza ma per coscienza. Troppo spesso si ragiona per slogan, si è antifascisti, omettendo che sotto Mussolini è stata legiferata l’assicurazione obbligatoria per i lavoratori meglio conosciuta come INAIL, la riduzione dell’orario di lavoro, la creazione dell’IRI. Certo è un regime che non condivido però ci vuole onestà intellettuale nel riconoscere anche i meriti altrui. Si è anticomunisti omettendo le battaglie che il PCI ha fatto per elevare la condizione di vita di milioni di persone. Si è antisocialisti omettendo di ricordare come fu un socialista, Gino Giugni, l’artefice della legge 300 del 1970, ovvero lo statuto dei lavoratori oggi totem della sinistra radicale antisocialista. La politica è questo anche, non tifo da stadio ma analisi di ogni singolo fatto sforzandosi di essere i più imparziali possibili.
La politica è anche prendere posizione. Siamo tutti bravi a criticare, cosa ci vuole. Non mi espongo, quindi per la proprietà transitiva della politica stessa, non prendo posizione, quindi non sbaglio, quindi ho ragione. È una posizione troppo comoda. Così come è troppo comodo dire armati e parti. A volte critichiamo i politici, ma i politici sono lo specchio della società. Le persone si interessano del bene comune? Quante persone vanno ai consigli comunali? Io, lavoro permettendo, qualche volta ci sono andato, ebbene c’era poca gente. Ricordo la manifestazione che ci fu a ferro di cavallo contro la chiusura del reparto maternità dell’ospedale di Sezze. Sai quante persone eravamo? Pochissime. Passò tutto nell’indifferenza generale per poi lamentarsi oggi dello stato di degrado del nosocomio setino. Troppo comodo. Queste cose non le dico solo io, le dice anche il nuovo guru della politica nostrana, Beppe Grillo che invitava le persone a partecipare. Partecipare non vuol dire per forza avere una tessera di partito, vuol dire anche fare quello che stiamo facendo noi in questo momento, ci confrontiamo sul web. La politica non sono solo i partiti o i consiglieri comunali, sono anche le associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, le istituzioni scolastiche, le imprese i sindacati.
Parafrasando Einstein: non so cos’è la politica ma so cosa non dovrebbe essere.
Non dovrebbe essere personificazione. Troppo spesso si giudica una persona all’apparenza, anche nel bene. Identificare un movimento dietro una persona è sbagliato, vale il gruppo, anzi quello che pensa il gruppo. Sono un convinto proporzionalista anche per questo. Non mi piacciano i partiti fatti a misura di persona, vedi Forza Italia, vedi AN, vedi PD. Un leader, soprattutto il primo, con il nulla intorno. La politica non dovrebbe mai soffermarsi ai nomi, ma alla sostanza delle cose. Ti faccio un esempio cercando di aver centrato quello giusto: in Europa ci si fa belli a dire di essere socialisti, a dire di stare nel partito socialista europeo. È un motivo di vanto dire che siedo insieme a Zapatero, dire che ha le palle, che Blair è stato un grande statista, che Rasmussen e il sistema di welfare danese sono all’avanguardia. In Europa molti politici si fanno belli nel dire di essere socialisti. Tornati in Italia però cala il silenzio, come se chiamarsi socialisti fosse la più grande bestemmia del mondo. Se vale il nome allora siamo proprio rovinati. Io personalmente ho sentito dal vivo l’intervento di Rasmussen a Roma e ti dico che firmerei con il sangue il modello di stato danese, che è un modello di Stato socialista. Perché in Italia non lo posso dire? Perché in Italia è una bestemmia? Ecco la politica non dovrebbe soffermarsi sui nomi ma sulla sostanza delle cose.
Sperando di essere stato esauriente chiudo aggiungendo che ogni singolo spazio di discussione è importante, ed è quindi con tanto piacere che mi confronto con te, quindi apri tutti i topic che vuoi, domanda ciò che vuoi. È questa la mia idea di politica.
Ciao Lidano

Come al solito il nostro caro Lidano è stato prolisso e nelle sue citazioni da "Riformista" ha colto nel segno. Voglio fare invece una panoramica nazionale. Ritengo infatti il suo punto di vista giusto e pertinente, visto anche il momento topico che sta attraversando il nostro paese. Un momento in cui i partiti si sono sciolti per formare delle grandi coalizioni (vedi PD) dove, come diceva Lidano, non esiste un'idea comune o comunque un'idea, dove le contraddizioni interne ed in termini vengono sotterrate dalla voce di un "leader" che con la sua arte oratoria riesce ad ottenere consensi senza dover dire nulla e senza prendere posizione su niente. Dove le primarie del più simpatico diventano la soluzione di tutti i problemi e dove i media la fanno da padrone oscurando totalmente chi come noi, che abbiamo intrapreso la strada del socialismo europeo, avremmo molto da dire. Abbiamo un sistema elettorale fallimentare, ma ancora si ostinano a "difenderlo". Ma c'è una cosa che i nostri "premier" matusa non riescono a capire, è che il tempo non si ferma e che se non si trovano al più presto delle soluzioni ai problemi veri della gente qui finisce male.
Quindi ben vengano le primarie, ma sulle idee e sui fatti.
Buon lavoro a tutti.

Grazie Lidano della tua esauriente risposta e dell'invito ad aprire tutti i topic che voglio, cmq non posso risponderti perchè era quello che volevo leggere...

Non vi sembra che il Partito Socialista di Sezze sia l'unico operativo e soprattutto quello che non ha conflitti interni? Forse abbiamo raggiunto un livello di dialogo attraverso il quale è possibile fare politica nel rispetto delle regole DEMOCRATICHE.
Sottolineo la parola "democratiche" perchè è il modus operandi del nuovo PS.
Credo che stiamo gettando le basi per una nuova stagione della politica a Sezze e vi assicuro che ne avevamo veramente bisogno;è finita finalmente la stagione delle illusioni.