Partito Socialista - Sezze
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Plasmon, è crisi - Settanta precari a casa entro fine mese

Andare in basso

Plasmon, è crisi - Settanta precari a casa entro fine mese Empty Plasmon, è crisi - Settanta precari a casa entro fine mese

Messaggio  Admin Sab 9 Feb 2008 - 2:54

Da Latina Oggi del 02 febbraio
Continua la crisi che dalla fine dello scorso anno sta interessando alcune delle più importanti aziende del capoluogo. L’ultima in ordine di tempo la «Plasmon», uno dei più grandi stabilimenti del settore agroalimentare
Itali a n o . N e l corso di una riunione sindacale tenutasi lunedì 28 gennaio tra la R.S.U. e la direzione aziendale,
la «Plasmon » ha comunicato che «il 23 febbraio manderà a casa tutti e 70 i contratti a termine» e che «circa la
metà non saranno più richiamati perché avrebbero superato i periodi massimi previsti dalla legge», ovvero tre anni. Questo comunicato ha ovviamente innescato la reazione dell’Uila (Unione Italiana Lavoratori Agroalimentari) che ha giustamente affermato come «l’obiettivo della legge non è quello di mandare a casa i
contrattisti, ma di stabilizzarli ». Alcuni dei 70 dipendenti con contratto a tempo determinato che verranno licenziati, «hanno prestato lavoro in Plasmon da più di sette anni e hanno acquisito una professionalità tale da
poter essere sicuramente assunti a tempo indeterminato ». «L’azienda - si legge nel comunicato inviato dall’Uila
contenente le dichiarazioni del suo segretario, Tonino Passaretti - non può nascondersi dietro la dicitura della legge che la autorizza a lasciare i lavoratori senza più un impiego, quindi riteniamo utile confrontarci e trovare insieme delle soluzioni che ci permettano di stabilizzare questi dipendenti » entro il 23 febbraio. Tale problematica verrà sottoposta anche durante l’incontro dell’8 febbraio a Milano tra il coordinamento nazionale e la Direzione «Plasmon». Sembra di rivivere le vicende che hanno riguardato solo pochi giorni fa lo stabilimento della «Pfizer » di Latina, dove i lavoratori erano insorti contro l’azienda con uno sciopero di due ore per ogni turno di lavoro per protestare contro un licenziamento definito dagli stessi: «senza precedenti ». Alcuni giorni prima era stato infatti risolto il contratto di un lavoratore della nota fabbrica a causa della soppressione del posto
di lavoro che ricopriva all’interno dell’organico. La Rsu e le organizzazioni sindacali, in seguito a tale licenziamento, hanno indetto una serie di scioperi per ribellarsi all’iniziativa dell’azienda farmaceutica e per
essere solidali con l’ingiustificata estromissione. La discesa in campo di dipendenti stufi di essere alla
mercè di politiche aziendali spesso troppo poco umane, è un comun denominatore di un numero sempre crescente di aziende locali, come successe presso la Gambro in ottobre, in seguito all’annuncio della dismissione del sito pontino per il trasferimento di parte della produzione in un altro stabilimento.

Admin
Admin

Numero di messaggi : 39
Data d'iscrizione : 16.10.07

https://pse-sezze.forumattivo.com

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.