Nessuno vuole incontrare il Dalai Lama
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Nessuno vuole incontrare il Dalai Lama
Ebbene sì, dopo tanta retorica sulla libertà, sui diritti umani, sulla pace ed altro, alla prova dei fatti tutto si scioglie come neve al sole. Nei prossimi giorni atterrerà in Italia il Dalai Lama, e a quanto pare l'agenda dei nostri rappresentanti istituzionali si sta riempiendo frettolosamente. Si sta riempiendo a tal punto che nessuno sembra abbia un'oretta da dedicare al premio Nobel per la pace Tenzin Gyatzo. Come mai?
Insomma se Brat Pitt o Monica Bellucci vanno a Roma a presentare l'ultima loro fatica ecco qui che sindaco e ministri si prestano alla passerella, quando invece a venire a Roma viene l'emblema della libertà tibetana, allora nessuno vuole la passerella.
Sembra che la Cina abbia mostrato gli aguzzi canini contro chiunque ricevesse il Dalai. Se così fosse, sarebbe la riprova che per molti vale solo la retorica. Per non dare un dispiacere a Pechino e alla sua macchina economica costruita in barba ai diritti dei lavoratori, in pratica moderni schiavi, si preferisce snobbare l’evento.
La difesa dei principi veri, quelli a difesa della dignità umana, ripartirà quando sarà andato via, o quando qualche altro regime schiaccerà la testa a qualche altro monaco. Speriamo almeno di non venire inondati da difese postume.
Abbiamo bisogno di tante cose in Italia, però quello di cui non abbiamo assolutamente bisogno è di una retorica pacifista alternante a seconda se si è al Governo o all'opposizione.
TIBET LIBERO
Lidano Lucidi
Insomma se Brat Pitt o Monica Bellucci vanno a Roma a presentare l'ultima loro fatica ecco qui che sindaco e ministri si prestano alla passerella, quando invece a venire a Roma viene l'emblema della libertà tibetana, allora nessuno vuole la passerella.
Sembra che la Cina abbia mostrato gli aguzzi canini contro chiunque ricevesse il Dalai. Se così fosse, sarebbe la riprova che per molti vale solo la retorica. Per non dare un dispiacere a Pechino e alla sua macchina economica costruita in barba ai diritti dei lavoratori, in pratica moderni schiavi, si preferisce snobbare l’evento.
La difesa dei principi veri, quelli a difesa della dignità umana, ripartirà quando sarà andato via, o quando qualche altro regime schiaccerà la testa a qualche altro monaco. Speriamo almeno di non venire inondati da difese postume.
Abbiamo bisogno di tante cose in Italia, però quello di cui non abbiamo assolutamente bisogno è di una retorica pacifista alternante a seconda se si è al Governo o all'opposizione.
TIBET LIBERO
Lidano Lucidi
Re: Nessuno vuole incontrare il Dalai Lama
Innanzitutto è vergognoso questo atteggiamento dei nostri rappresentanti politici. A loro favore però, oltre all'ombra economicadella Cina, vorrei portare un argomento. Ma vi pensate a cosa può dire, chefigura può fare, uno qualunque dei nostri politici in una discussione con un premio Nobel per la pace. Quando li vediamo parlare in tv, vanno in blocco di coerenza anche senza che nessuno gli faccia le domande e quando sono presenti in più di uno a qualche trassmissione televisiva, sembrano più i naufraghi dell'Isola che non governanti di un paese!
lumor- Numero di messaggi : 7
Data d'iscrizione : 12.11.07
Re: Nessuno vuole incontrare il Dalai Lama
Siamo un paese senza spina dorsale, il dalai lama lo farei parlare in parlamento in seduta comune e metterei al bando tutte quelle imprese che vanno in cina e non rispettano i diritti dei lavoratori.
Bambi65- Numero di messaggi : 32
Data d'iscrizione : 13.11.07
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